CONTRIBUTO DE LA CITTÀ ECOLOGICA ALLA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI RECUPERO DELLA CASERMA ARTALE

Nell’ambito del processo partecipativo avviato dall’Amministrazione Comunale in vista della predisposizione del Piano di Recupero della Caserma Artale, l’Associazione ambientalista La Città ecologica ha trasmesso all’Amministrazione il seguente Contributo.

La Città ecologica ritiene che il Piano di Recupero (PdR) della ex Caserma Artale presentato dalla Proprietà, come oggi si conosce, produrrebbe un notevole incremento di carico urbanistico sul quartiere. In particolare con la realizzazione di un nuovo edificio di 4 piani fuori terra, 24 appartamenti, lungo via Derna e un parcheggio multipiano (ancora 4 piani) per 57 posti auto su via Pisano.

Il parcheggio, non pertinenziale, è improponibile: incentiverebbe i turisti ad arrivare in auto fino a pochi passi dal Duomo.

La Città ecologica ritiene che il Piano di Recupero debba essere l’occasione per andare ad un ripensamento della mobilità in tutto il quartiere con il suo completo inserimento in ZTL a partire dall’inizio di via Roma.

Fatto questo si potrà facilmente verificare, dati alla mano, se effettivamente mancano posti auto per i residenti dentro la nuova ZTL, dopo aver messo anche mano al regolamento per il rilascio dei permessi di accesso alle ZTL che oggi è troppo permissivo per non residenti penalizzando così i residenti.

Solo a quel punto si potrà parlare per eventuali nuovi parcheggi per i soli residenti.

Oltre tutto il parcheggio multipiano e il nuovo edificio imporrebbero la realizzazione di una viabilità nello spazio interno che ridurrebbe sensibilmente la fruibilità di quella che deve essere un piazza pubblica totalmente, o almeno in massima parte, a verde che deve essere l’elemento qualificante di tutto il P.d.R.

Appare inoltre non condivisibile voler destinare a un ulteriore minimarket in centro storico l’edificio Teatro, storico e vincolato, per il quale il vincolo prevede solo “funzioni pubbliche”.

A nostro avviso il PdR presentato non risulta conforme né alle prescrizioni presenti nell’Atto d’indirizzo approvato dal Consiglio Comunale né a quelle dettate dal Decreto Ministeriale di apposizione del vincolo sugli edifici storici presenti nell’Area.

In particolare l’Atto d’Indirizzo individua la Superficie utile (SUL) degli edifici presenti nell’area in 11.290mq e prescrive che quella di progetto non sia superiore a quella legittimamente esistente. Nel PdR presentato si prevede di realizzare una SUL di 13.477,90mq, quasi 2200mq in più (il 20%).

Non è dato inoltre sapere come sia stata dimostrata la legittimità edilizia degli edifici che si prevede di demolire per realizzare il nuovo edificio ed il parcheggio multipiano, gli interventi che producono l’impatto ambientale più negativo.

Per gli edifici vincolati (Fabbricato Camerate, Palazzina Ufficiali, Teatro) l’Atto d’indirizzo prescrive che gli interventi edilizi ammessi siano solo Manutenzione Ordinaria, Manutenzione Straordinaria, Restauro; il Decreto di Vincolo per essi prevede un “accurato restauro filologico”. Nel PdR presentato per quegli edifici si prevede la Ristrutturazione Edilizia Conservativa, una categoria di intervento edilizio che eccede quelli ammessi.

Secondo La Città ecologica il piano di recupero dal punto di vista edilizio c’è già ed è costituito dai soli edifici storici vincolati da recuperare. I manufatti non vincolati e di nessun valore storico devono a nostro avviso essere semplicemente demoliti.

La piazza, progettata a verde, deve essere l’elemento fondante del Piano e diventare un nuovo luogo centrale per il quartiere e per tutta la città.

Pisa, 24 marzo 2023

Associazione ambientalista

La Città Ecologica APS

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