LA CITTÀ ECOLOGICA E IL COMITATO PER LA DIFESA DI COLTANO CONTRO LE CONCLUSIONI DEL TAVOLO INTERMINISTERIALE

Nonostante l’aperto dissenso di importanti enti locali e l’astensione di altri facenti parte della Comunità del Parco il tavolo Interistituzionale, invece di prendere atto di non avere le gambe per reggersi in piedi, ha deciso che la base dei Carabinieri si farà al CISAM, in “area parco” MSRM, con alcune aree addestrative a Pontedera.

Grave è la responsabilità che si sono assunti il Presidente della Regione, il Sindaco di Pisa, Il Presidente del Parco, confermando l’ormai costante anomala consonanza di vedute e continuando a ripetere rappresentazioni non vere di quanto si è andati ad approvare.

La base per i tre corpi speciali dei carabinieri (G.I.S., Tuscania, Cinofili) prevista a Coltano necessitava di una superficie di 730.000mq e di fabbricati per 445.000mc.

In nessuno degli scarni documenti presentati dal Ministero si dichiara che le esigenze dei Carabinieri siano decisamente cambiate e che oggi richiedano infinitamente meno superfici e volumi. Quindi anche scorporando dal progetto di Coltano superfici e volumi dedicate al Centro Carabinieri Cinofili che sembra non far parte più della Base e le aree addestrative localizzate a Pontedera, rimarrebbero da reperire circa 500.000mq di superficie per realizzarvi circa 400.000mc di volumi. Il previsto sciagurato abbattimento di 2500 piante d’alto fusto e protette non sarebbe probabilmente sufficiente.

Anche al CISAM quindi si vorrebbe realizzare una “cittadina” dei carabinieri, con enorme consumo di suolo! Il tutto in un’area parco, boscata e di pregio. Come fa il Sindaco ad affermare che si è trasformata una minaccia in un’opportunità, a cianciare di “rigenerazione urbana”?

Anche l’auspicabile completo smantellamento del complesso infrastrutturale dell’ex reattore nucleare appare così come formulato solo uno specchietto per le allodole.

In primo luogo c’è da evidenziare il fatto che non c’è solo il reattore di cui completare la dismissione e da smantellare; c’è anche, a quanto a noi risulta, un capannone che costituisce, ad ora, l’unica sede nazionale di stoccaggio per i rifiuti radioattivi di origine militare. Quindi per arrivare al rilascio senza restrizioni del sito arrivando così alla condizione di “green field” occorre trovare una sede per i materiali radioattivi prodotti dalle demolizioni e di quelli nel luogo stoccati ed è noto che non è stato ancora individuata dal governo la sede nazionale di stoccaggio dei rifiuti nucleari.

Solo per questo, inoltre, occorrono ingenti risorse economiche, stimate a suo tempi nell’ordine di 30milioni di euro. Di ciò non si fa cenno dai documenti del tavolo. Per noi il rilascio senza restrizioni del sito è preliminare a qualsiasi altro utilizzo dell’area. Il rischio reale è che si trovino solo i fondi per costruire la base, distruggendo l’area del parco e rinviando sine die lo smantellamento dell’ex reattore.

LA CITTÀ ECOLOGICA E IL COMITATO PERMANENTE PER LA DIFESA DI COLTANO hanno sempre sostenuto che la loro ferma opposizione alla “Cittadina dei Carabinieri” prima a Coltano e ora al CISAM era ed è di segno esclusivamente ambientalista e si sono sforzate di proporre soluzioni (utilizzare caserme esistenti, Gamerra e Bechi Luserna, ampiamente sottoutilizzate) che non comportassero ulteriore consumo di suolo.

La nostra non è stata e non è una battaglia contro i militari, meno che mai contro i carabinieri: è una battaglia contro il consumo di suolo e il cambiamento climatico, per la difesa dell’ambiente e del territorio .

Pisa, 19 ottobre 2023

Associazione ambientalista La Città Ecologica APS

IL COMITATO PERMANENTE PER LA DIFESA DI COLTANO

Il Comunicato stampa come pubblicato dalla testata on line PisaToDay il 20 ottobre 2023.

Condividi questo articolo: